In questi giorni è stato presentato un documentario dedicato alla vita di Luca Cordero di Montezemolo e questo evento mi ha fornito alcuni spunti di riflessione. Per chi come me ha fissato i primi ricordi del mondo dei motori ed in particolare della Formula 1 a partire dagli anni 90, Montezemolo non è stato semplice il capitano di un team ma è stato “la Ferrari” al pari, se non più, del mito di Michael Schumacher. Questa affermazione non è di carattere meramente soggettivo perchè ci sono i numeri che non tradiscono e non mentono mai. Sotto la gestione Montezemolo la Ferrari ha vinto 19 titoli mondiali tra costruttori e piloti, non solo, ma prima del suo avvento l’ultimo titolo piloti era stato vinto da un certo Niki Lauda nel 1977 ovvero 21 anni prima dell’avvento del kaiser tedesco. In uno scenario “normale” oggi l’immagine di Montezemolo dovrebbe essere scolpita sui muri di Maranello al pari di quella di Enzo Ferrari (non a caso fu proprio quest’ultimo a portarlo con se come assistente) ma in realtà sulla sua figura è stato steso il velo dell’oblio. Montezemolo non solo non viene ricordato, né celebrato, ma per sua stessa ammissione è stato completamente estraniato dalla storia della Ferrari.
La vicenda Montezemolo ci dice molto dell’Italia attuale, un Paese che non produce più figure imprenditoriali di rilievo e che addirittura affossa e dimentica i grandi del passato. Dopo di lui in Ferrari è arrivato Marchionne (altro gigante dell’imprenditoria purtroppo prematuramente scomparso) ed inifine John Elkann il rampollo di casa Agnelli. Cosa è accaduto alla Ferrari in questi ultimi venti anni? Bhe credo che la parola più idonea per descriverla sia FALLIMENTO. Si è vero, le auto continuano ad essere vendute ma in questo senso aiuta molto la potenza del brand, brand che inutile dire è stato portato al massimo splendore proprio sotto la gestione Montezemolo. La gestione Elkann ci racconta di ripetuti e sistematici fallimenti dal punto di vista sportivo, cambiano i piloti, i manager, gli ingegneri, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Nel dopoguerra questo Paese è stato protagonista di una scalata economico-sociale portentosa e ci ha visto protagonisti in vari settori. Oggi quella nazione non c’è più, le grandi figure imprendtioriali sono scomparse e con loro il fiore all’occhiello della nostra industria … Magneti Marelli, Fiat (ancora Elkann), Olivetti le aziende statali come Sip, Enel sono solo alcuni esempi.
La vicenda Montezemolo è la tipica storia italiana perché ci ricorda l’abitudine acquisita dal nostro sistema economico imprenditoriale che cerca in ogni modo di far dimenticare il passato per non far impallidire il presente.