E’ di questi giorni la notizia del recepimento da parte dell’Italia, di una norma europea che obbliga chi accede ad un sito porno, a verificare la sua maggiore età. Il provvedimento vuole proteggere i minori dalla pornografia, ormai dilagante su ogni piattaforma (X/Twitter ne è esempio plastico), ma sarà efficiente? Spoiler…NO! La norma è stata emessa dall’AGCOM.
Intanto l’elenco dei siti sottoposti a verifica dell’età è molto ristretto, ed è stato pubblicato su tutte le piattaforme di notizie, dando la possibilità ai fruitori del sesso virtuale di conoscere siti a loro sconosciuti. Grazie.
Inoltre il mondo del porno conta su decine di migliaia di siti pornografici, è un mondo infinito, sempre in aggiornamento, si aprono e chiudono siti con la velocità della luce. Al momento solo Onlyfans ha recepito la norma e si è adeguato, da qualche giorno per chi vuole accedere viene richiesta la verifica dell’età con il servizio Yoti. Quando si entra su Onlyfans la prima volta si apre un qr-code, si deve inquadrarlo con il telefono che si collega a Yoti, dove si può verificarsi o tramite la foto del proprio documento di identità oppure con un selfie che tramite AI stima l’eta. Yoti giura che tutti i dati vengono cancellati dai server dopo la prima verifica, sarà veramente così, io non ci credo, sarà forse l’ennesima trovata per il controllo di massa?
Per fregare il blocco italiano si può facilmente accedere ai siti protetti tramite una VPN, ormai fruibili a tutti a prezzi modici (circa 10 € al mese), vi anticipo già che Onlyfans ha registrato la vostra posizione quando vi siete registrati la prima volta, quindi anche la VPN è inutile. Questa norma farà perdere clienti a Onlyfans, ci sarà la migrazione di massa verso altre piattaforme simili? Probabilmente qualche cliente OF lo perderà, ma non credo ci sia una fuga di massa dal sito pornografico più redditizio del mondo.
I siti web con sede estera, hanno comunque 3 mesi per recepire la norma, quindi c’è tutto il tempo.
L’idea che mi sono fatto è che questa norma non sia stata emanata per proteggere i minori, ma per fare una guerra ai maggiori siti porno, che generano miliardi di euro di profitto che scappano alle maglie del fisco. Riuscirà l’erario a trarre giovamento da questa trovata? Speriamo di sì perchè ormai chi mostra le pudenda su internet guadagna più di un primario o di un CEO di una azienda…
Ecco l’elenco dei siti interessati: Bang, Cam4, Cameraboys.com, Chaturbate, Clip4sale, Faphouse, Gaymaletube, Giochi Premium, Hentai – Ita, Ixxx, Jacquie Et Michel, Joyourself.com, Livejasmin, Liveprivates.com, Livesexasian.com, Lsawards.com, Lsl, Lupoporno, Maturescam.com, Mycams.com, Mytrannycams.com, Olecams, Onlyfans, Porn.com, Porn300, Porndoelive.lsl.com, Porndroids, Pornhdlive.com, Pornhub, Pornzog, Redtube, Solo Porno Italiani, Stripchat, Superporno (Canalporno), Tiava, Tnaflix, Tubegalore, Tukif.love, Xfree, Xhamster, Xhamster Live, Xnxx, Xvideos, Xvideos Red, Youporn.
