Sta girando in queste ore il reel esilerante della figuraccia di Chery, la casa automobilistica cinese che vuole sfidare i giganti europei, in questo caso la Land Rover, il risultato è imbarazzante.
Nel 2019, Land Rover con la sua Range, ci delizia con un’impresa quasi impossibile, scalare i 1000 gradini della Strada del Dragone con un SUV. Il bestione inglese arriva fino in cima senza neanche batter ciglio, scrivendo la storia dell’automobilismo.
Oggi, i cinesi di Chery, per dimostrare che le autovetture orientali sono come le europee, tentano la stessa impresa. Il gigantesco SUV elettrico inizia la scalinata ma a metà, qualcosa si rompe, maldestramente l’auto scivola giù e distrugge pure il muretto millenario patrimonio dell’Umanità, fantastico.
Questo è l’ennesimo esempio di cosa siano i veicoli cinesi, tutta apparenza, poca sostanza, tanta tecnologia, pochi collaudi. La figuraccia del costruttore cinese è epica come l’impresa che voleva tentare, ci dimostra ancora una volta che è facile copiare i design, difficile copiare esperienza di anni di automobilismo. Land Rover, per quanto di proprietà degli indiani di TATA, può comunque contare su progettisti e ingegneri europei che sanno esattamente cosa fare. Anche se la figuraccia col motore Inginium è ancora nella memoria di tutti, Land Rover è lo stato dell’arte per quanto riguarda pianali e robustezza.
I cinesi sfornano decine di nuovi modelli di auto ogni anno, ad un ritmo forsennato, questo significa solo una cosa, non collaudano. Progettano i loro veicoli usando software e simulatori, costruiscono il veicolo in quattro e quattrotto e non perdono tempo nei test, essenziali. Gli altri costruttori internazionali, prima di lanciare sul mercato un nuovo mezzo, lo testano per centinaia di migliai di chilometri, in ogni condizione climatica, il veicolo viene corretto e ricorretto e poi raggiunge il cliente.
Nonostante il livello raggiunto dalle autovetture cinesi sia abbastanza elevato (probabilmente in design e qualità degli interni sono perfino avanti agli altri), la strada per raggiungere Europei e Giapponesi è ancora lunga e irta di ostacoli.
Probabilmente però questa sarà una enorme lezioni per i cinesi, da cui sicuramente trarranno insegnamento visto che, comunque, sono molto ma molto intelligenti, probabilmente più di noi, che continuamo ad inanellare errori su errori, soprattutto il gruppo Stellantis.

