L’oro sempre più caro

L’oro sempre più caro

L’oro continua a salire di prezzo da più di tre anni e recentemente la sua crescita è stata molto rapida, come non si vedeva da molto tempo. Però, guardando al di fuori dei mercati finanziari, la situazione non è così solida. Oggi infatti il prezzo dell’oro cresce soprattutto perché gli investitori lo comprano molto, spaventati dai rischi economici e politici in tutto il mondo. Inoltre, si pensa che i tassi di interesse diminuiranno e che il dollaro, considerato finora un luogo sicuro per i soldi, non lo sia più del tutto.

Il settore dove si compra più oro è quello della gioielleria, ma qui la domanda sta calando, soprattutto in Cina e India. Questi paesi sono tra i maggiori consumatori di oro e nei mesi di festa le vendite sono state deludenti. Anche le banche centrali, che per anni hanno comprato oro per le loro riserve, hanno ridotto gli acquisti del 33% tra la prima e la seconda parte del 2025. Nel primo semestre del 2025 hanno comprato 415 tonnellate, che è il 20% in meno rispetto all’anno scorso e il numero più basso dal 2022, anno in cui il prezzo ha cominciato a salire parecchio.

Il valore dell’oro in dollari è raddoppiato negli ultimi anni e solo nel 2025 è aumentato di oltre il 40%. Il prezzo ha toccato 3.791 dollari per oncia, il punto più alto anche se si considera l’inflazione, superando il record del 1980.

La corsa dell’oro potrà continuare, perché c’è ancora molto interesse da parte di chi investe, ma questo dipenderà da quanto a lungo gli investitori saranno disposti a pagare così tanto.

In Cina, per esempio, il consumo di oro per gioielli ha toccato il minimo da 15 anni, e le importazioni tramite Hong Kong sono calate del 39%. Sul mercato reale, l’oro viene scambiato a un prezzo inferiore rispetto a quello ufficiale.

Chi invece compra oro per investimento è molto attivo: i fondi che raccolgono oro (ETF) hanno acquistato oltre 560 tonnellate quest’anno, per un valore superiore a 57 miliardi di dollari. A questo si aggiunge la domanda da parte delle “stablecoin”, monete digitali ancorate al dollaro, che usano titoli di Stato americani come garanzia, creando nuova domanda di oro.

La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha uno strumento che può aiutare a stabilizzare il mercato dei titoli di Stato e fornire liquidità in caso di difficoltà. Questo aiuta a mantenere stabile anche il mercato dell’oro. Inoltre, negli ultimi mesi è stato proposto di alleggerire alcune regole che penalizzavano le banche se compravano titoli di Stato, per rendere più facile per loro investire in oro.

Infine, un indicatore chiamato Move, che misura quanto il mercato teme variazioni improvvise nei titoli di Stato americani, è ai minimi. Questo significa che il mercato è stabile e le banche possono prestare più soldi usando titoli di Stato come garanzia, aumentando così la liquidità disponibile anche per altri investimenti, compresi quelli rischiosi come l’oro.

Per chi vuole investire, la situazione resta incerta, ma l’oro continua a essere un punto di riferimento importante.

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