Abbiamo aspettato, come al solito, prima di commentare la notizia dei droni sugli aereporti di Copenaghen e Oslo, sicuramente non sono gli scali più trafficati d’Europa ma neanche degli aeroportini di provincia. Aspettiamo sempre per informarci su tutti i canali disponibili e poi dirvi la nostra.
I media europei parlano del sorvolo di 2 o 3 droni di grosse dimensioni che hanno sorvolato gli aereporti delle capitali nordiche, scomparendo poi senza lasciare traccia. I droni avevano luci lampeggianti verdi e rosse.
Fa già molto ridere così, se non fosse grottesco. Se fosse veramente opera dei Russi, sicuramente avrebbe mostrato al mondo di quanto siano insicuri degli aeroporti internazionali Europei e di quanto sia insicura la stessa Europa. Sul caso indaga la polizia danese, esatto, sul presunto evento geopolitico di rilevanza internazionale indagano degli sbirri di città, non la Nato, l’aeronautica o i servizi segreti.
L’ilarità della questione sta nel fatto che la sicurezza aerea Europea non sia nemmeno in grado di specificare il tipo di apparato (grosse dimensioni che vuol dire?) ma ancora peggiore è il fatto che nemmeno siano stati in grado di identificare il numero (2 o 3?). Discutibile il fatto che dei droni di uno stato nemico abbiamo luci lampeggianti visibili a centinaia di metri di distanza anche a occhio nudo.

Ancora più grottesche sono le modalità di rilascio della notizia da parte dei media, Sky TG24 nel link del suo articolo parla di “Droni Russi”, quando non c’è assolutamente nessuna conferma della provenienza degli aeromobili, aprendo l’articolo infatti, la certezza nel titolo sparisce completamente. Ormai il giornalismo europeo è solo una forsennata caccia al click. Qualche media poi ipotizza che i droni siano partiti da una nave battente bandiera norvegese ove 4 marinai parlano il Russo, avete letto bene, parlano il Russo, nemmeno dei Russi veri.

La Russia ovviamente nega la paternità degli oggetti volanti e risulta anche a noi poco credibile che un drone nemico voli con luci lampeggianti per farsi vedere meglio, poco credibile anche il fatto che dei “droni di grosse dimensioni” possano sorvolare indisturbati due scali internazionali senza essere individuati e tracciati.
Risulta, inoltre, ancora meno credibile il giornalismo in Europa, sarebbe di conforto per noi sapere che quegli articoli sono scritti dall’Intelligenza Artificiale in 30 secondi, il giornalismo vero è altro.
Aspettiamo con ansia la prossima azione della Russia ai danni dell’Europa, in questa fiction degna di Isaac Asimov o Dan Brown (il secondo maldestramente accostato ad un grande della letteratura fantascientifica).
