Perchè la FIAT è ridotta così

Perchè la FIAT è ridotta così

Sembra incredibile ma il disastro FIAT è sotto gli occhi di tutti, la classe dirigente che si alterna da anni non riesce a cambiare rotta anzi, è riuscita perfino a peggiorare. Tutte le scelte sono state sbagliate, tutte.

Quando qualcuno in passato comprava una FIAT, lo faceva per 3 motivi: il prezzo (basso), il motore (indistruttibile) e il brand (l’affezione). Questi 3 semplicissimi motivi riuscivano a vendere in Italia (e qualcosa anche all’estero) milioni di vetture del marchio Torinese. Ma adesso è tutto finito, perchè?

Beh in realtà la risposta è già nelle righe qui sopra, il prezzo delle italiane è aumentato a dismisura, fuori mercato a confronto di brands come Dacia o le coreane. I motori fanno letteralmente schifo, l’abbandono dei meravigliosi propulsori italiani per fare posto al Puretech francese, ha fatto perdere fiducia del consumatore nel marchio, i problemi del Puretech sono sotto gli occhi di tutti e non sembrano finiti dopo l’adozione della catena al posto della cinghia di distribuzione. L’affezione verso i marchi italiani è scemata dopo i problemi ai motori e alla condivisione di piattaforme e design con i francesi, l’Alfa Romeo Junior ne è l’esempio lampante, design Peugeot e motore 1.2 Puretech 3 cilindri (bestemmia su un’auto del Biscione).

Per continuare, la proposta di modelli attuale è tremenda. Sparita la 500X, veicolo amatissimo e affidabile. Sparita la TIPO 2 volumi, apprezzatissima anch’essa e con un design tutt’ora piacevole. Spariscono completamente i motori a gasolio, rimasto solo sulla TIPO 3 volumi, orrenda che non vuole nessuno se non qualche pensionato. Fino a qualche settimana fa la 500 era solo in versione elettrica, annientando completamente le vendite della piccolina più amata d’Italia, solo da pochi giorni è rientrata in listino la versione ibrida benzina. La Grande Panda, piacevole nel design, stenta a decollare a causa del prezzo molto alto e al motore Puretech che tanto spaventa ancora i consumatori, manca la versione integrale, obbligatoria sull’auto di punta del marchio FIAT. Solo la Pandina continua a vendere, privata del motore multijet e la trazione 4X4 che ha fatto innamorare gli italiani.

Qui sopra i modelli attualmente in vendita in Italia, togliendo Topolino e Doblò che non vendono praticamente nulla, l’offerta della FIAT si limita a 5 modelli, 2 dei quali vecchi di 10 anni (Panda e Tipo), offerta assolutamente inconsistente in un mercato dell’auto difficilissimo. La 600 è una vettura piacevole e ben fatta che però non ha saputo catturare gli italiani a causa del prezzo (anche se spesso in forte sconto) e sicuramente la motorizzazione (Puretech).

Il rilancio del marchio potrebbe accadere facilmente con semplici cambi di rotta, motori italiani, il ritorno del Diesel, il ritorno della trazione integrale su Grande Panda (meccanica non elettrica già vista su Avenger), ritorno di un modello Station Wagon e il ritorno di una 2 volumi piacevole (Tipo), ma soprattutto, RIDATECI IL GPL!

Ovviamente in tutto questo è facilissimo dare la colpa all’Europa, ma l’unica responsabile del disastro è la classe dirigente di FIAT, manca la visione, i manager di oggi pensano solo al profitto a brevissimo termine tanto ogni 2-3 anni cambiano azienda, dopo averla distrutta. In tutto questo sembra che gli Elkann sembrino sempre più disinteressati all’automotive, vedesi recente vendita di IVECO.

Commenti

Non ci sono ancora commenti, vuoi commentare tu?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *